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QUINTA TAPPA:
Guiglia – Vignola
01. DETTAGLI TECNICI
Lunghezza: 20,9 km
Tempo: 6,00 ore
Dislivello in salita: 258 mt
Dislivello in discesa: 586mt
Sterrato: 65%
Asfalto: 35%
Difficoltà: Facile
Acqua sul percorso: Guiglia (piazza in centro del paese e in prossimità del castello) – Castello di Serravalle (dopo essere entrati in paese dall’unica porta, sulla piazza al termine del piccolo borgo) – Savignano Alto e Savignano – Vignola (p.za dei Contrari arrivo del Cammino).
02. PRESENTAZIONE
Siamo all’ultima tappa di questo breve, ma intenso, cammino.
Per alcuni chilometri cammineremo in provincia di Bologna, fino a raggiungere Castello di Serravalle, ritornando poi in territorio modenese in corrispondenza di Savignano Alto: due borghi a cui vale la pena dedicare una visita. In 5 giorni siamo passati dalla pianura alla montagna, abbiamo camminato tra filari di Lambrusco e boschi di castagno e incontrato querce secolari; ci siamo stupiti di fronte a luoghi che la natura ci ha donato senza chiedere nulla in cambio, se non di preservarli e custodirli; grazie alla lentezza dei nostri passi abbiamo conosciuto un territorio ricco di storia, buon cibo e sorrisi genuini.
Ora possiamo brindare, e che sia un buon Grasparossa.
03. PERCORSO
Siamo all’ultima tappa di questo breve, ma intenso, cammino. La partenza è da Guiglia e dopo il primo chilometro, pur camminando su asfalto, ritroveremo colline, campi coltivati o destinati al pascolo. Il paesaggio è tipicamente agricolo e non è raro incontrare un gregge di pecore. Per alcuni chilometri camminiamo in provincia di Bologna per raggiungere Castello di Serravalle, un borgo conservato in modo impeccabile a cui è doveroso dedicare una visita. Per un tratto abbiamo ritrovato i filari di vigne, questa volta però non di lambrusco, ma di pignoletto o barbera tipici dei colli bolognesi.
Ritorniamo in territorio modenese mentre ci avviciniamo a un altro borgo, quello di Savignano Alto. Il paesaggio diventa più selvaggio e ricompaiono i calanchi che avevamo già conosciuto nel corso della seconda tappa. Quelli tra Castello di Serravalle e il borgo di Savignano Alto, in località Spazzavento, sono davvero impressionanti e catturano inevitabilmente la nostra curiosità. Ma non saranno solo i calanchi argillosi a incuriosirci. A terra o sugli alberi sarà facile incontrare frutti mai visti prima, sembrano arance dalla buccia arricciata. Invece sono quelli della maclura pomifera, originaria degli Stati Uniti, conosciuta anche come gelso del Texas. I frutti non sono commestibili! Anche se non sono velenosi è meglio non mangiarli, possono provocare vomito o altri disturbi.
Prima di arrivare a Savignano Alto i calanchi cedono il posto a dolci colline segnate ancora da filari di vite. Il territorio è particolarmente votato alla viticoltura e non mancano interessanti aziende agricole che producono un ottimo vino. In lontananza, come fosse una porta d’accesso alla pianura, intravediamo le 3 torri del Castello di Vignola, luogo dal quale siamo partiti, ma, soprattutto ora, meta finale del nostro Cammino.
Anche il borgo di Savignano Alto è una cartolina da conservare nei ricordi. Non può mancare una visita che ci porta a una bella terrazza dove troviamo la chiesa e il campanile. Dopodiché scendiamo per raggiungere il paese di Savignano e ritrovare il fiume Panaro che ci porterà a Vignola.
Camminando sul ponte che attraversa il corso d’acqua avremo davanti agli occhi la magnifica Rocca di Vignola. Attraversiamo sulle strisce pedonali, aggiriamo il Castello, camminiamo sotto i portici e svoltiamo a sinistra per passare sotto la torre dell’orologio.
Facciamo un respiro.
Siamo arrivati.
In 5 giorni siamo passati dalla pianura alla montagna, abbiamo camminato tra filari di Lambrusco e boschi di castagno e incontrato querce secolari; ci siamo stupiti di fronte a luoghi che la natura ci ha donato senza chiedere nulla in cambio, se non di preservarli e custodirli. Grazie alla lentezza dei nostri passi abbiamo conosciuto un territorio ricco di storia, buon cibo e sorrisi genuini.
Ora possiamo celebrare l’arrivo alla meta. Ognuno a modo proprio. Chi in silenzio, chi con un buon bicchiere di Grasparossa e chi abbracciando i compagni di viaggio.
Noi vi ringraziamo di aver camminato, di aver portato la vostra storia e la vostra energia in questa terra. Vi ringraziamo per ogni passo che avete fatto e per ogni parola che avete pronunciato. Anche per i vostri silenzi. Sì, vi ringraziamo per i silenzi di cui siete stati capaci, sono quelli che vi hanno permesso di ascoltare il racconto delle colline, dei boschi, del fiume che scorre e di sassi che sembrano giganti immobili che vegliano sul territorio.
Quei silenzi, con le migliaia di passi che avete lasciato sul terreno, sono la testimonianza del vostro passaggio, una dichiarazione di amore per tutti i Cammini della vita.
03.1 PERCORSO
Per chi ha dormito a Casa Galassi: seguire le indicazioni fornite nella tappa di ieri per arrivare a Guiglia. In Via della Repubblica se volete andare in centro o arrivare al castello girate a sinistra, se volete restare sull’itinerario di oggi girate a destra (troverete comunque forno con alimentari, farmacia e bar)
Per chi ha dormito a Guiglia: dal Castello scendere su Via Roma, passare il voltone e seguire Via della Repubblica fino all’incrocio con la SP 623.
Proseguire dritto e dopo 100 mt attraversare la provinciale su strisce pedonali. Dirigersi a sinistra camminando sul marciapiede, oltrepassiamo un bar (sull’altro lato della strada) e proseguiamo 200 mt fino al primo bivio dove teniamo la destra e prendiamo Via Acqua Fredda, direzione piscina. Altri 150 mt e in corrispondenza di una curva ci immettiamo sulla seconda strada a sinistra (Via Donizetti). Dopo 100 mt giriamo ancora a sinistra su Via Puccini per prendere subito a destra Via Paganini. Restiamo su Via Paganini, dopo una leggera curva a sinistra in discesa, diventa Via Molino Giovanna. Dopo 100 mt siamo di nuovo sulla nostra vecchia conoscenza, la SP 623. Di fronte a noi c’è un autolavaggio, giriamo a destra e proseguiamo sul ciglio della strada per circa 800 mt. FATE ATTENZIONE, QUESTO è IL TRATTO PIU’ ESPOSTO AL TRAFFICO DI TUTTO IL CAMMINO! Camminate in fila indiana fino al bivio per Castello di Serravalle. Al centro dell’incrocio c’è il salumificio Salusti con bar e alimentari, noi prendiamo a destra e camminiamo su Via per Serravalle per 2,5 km fino a incontrare sulla destra Via Farnè che prendiamo e seguiamo per 4 km. Via Farnè è una strada secondaria poco trafficata e molto panoramica, anche se si cammina su asfalto il percorso è molto piacevole e interessante. A volte può capitare di incontrare un gregge di pecore. Quando la strada inizia a scendere sulla nostra sinistra incontriamo Tenuta La Riva con produzione vini. Fino a Castello di Serravalle cammineremo in mezzo alle vigne. Al termine della discesa Via Farnè si divide in due, noi andiamo a sinistra e ci immettiamo sulla Piccola Cassia e abbandoniamo l’asfalto. Seguiamo lo sterrato fino a quando non termina in corrispondenza di un’abitazione privata, giriamo a destra su carreggiata di campagna e ci inerpichiamo fino al Borgo di Castello di Serravalle che raggiungiamo dopo circa 2,5 ore di cammino. Siamo in territorio bolognese. Una visita al borgo, bastano 10 minuti, è decisamente consigliata. In fondo al paese troviamo una fonte. Spalle al borgo ci dirigiamo a destra, in discesa, dopo 50 mt giriamo a sinistra, prendiamo una strada sterrata e camminiamo tra i campi fino a incrociare di nuovo l’asfalto in Via San Michele, siamo sulla Piccola Cassia. Giriamo a sinistra e proseguiamo fino all’agriturismo Cà Lunati dove giriamo a sinistra, circa 20 minuti dopo il borgo di Castello di Serravalle. Attraversiamo un prato poi ci immettiamo su un sentiero in ripida discesa. Continuiamo dritto seguendo il sentiero principale. Dopo aver riguadagnato il crinale, vediamo per la prima volta la nostra meta, il castello di Vignola. Stiamo attraversando un tratto contraddistinto dai calanchi, tra cui quello di Spazzavento. Ancora un po’ di asfalto poi giriamo a sinistra e poi ancora asfalto. Siamo su Via Basilicata che seguiamo fino a prendere la seconda a sinistra, sempre Via Basilicata, inizialmente su sterrato poi di nuovo asfalto. Proseguiamo, iniziando a scendere, fino a incrociare Via Puglie, dove giriamo a sinistra. Camminiamo su asfalto, ma la bellezza del panorama, i vigneti e i frutteti ci regalano un ambiente suggestivo. Al termine di Via Puglie si gira a sinistra in Via Castello fino a raggiungere il bellissimo borgo di Savignano Alto. Qui troviamo B&B, ristorante e negozio di alimentari. Come per Castello di Serravalle non può mancare una visita al borgo antico. Saliamo su Via Crespellani poi le scale che ci portano al sagrato della chiesa con una terrazza panoramica. All’interno della chiesa un compianto dello scultore Giuseppe Graziosi. Scendiamo su Via Trentino Alto Adige per tornare ai piedi del borgo, in corrispondenza del negozio di alimentari giriamo a sinistra e prima del cimitero giriamo a destra in discesa su Via Vigna, al semaforo attraversiamo le strisce pedonali e seguiamo Via Doccia. A Savignano sul Panaro troviamo tutti i servizi necessari. Proseguiamo fino a dove la strada curva a destra, noi andiamo a sinistra su Via Sicilia, che ci porta nei pressi del fiume Panaro. Appena incontriamo lo sterrato giriamo a sinistra e teniamo il percorso che segue il fiume fino a Vignola. Arriviamo in un parcheggio che attraversiamo in modo da aggirare e superare l’edificio con attività commerciali che avremo cura di tenere sulla nostra destra. Siamo sulla strada principale, SP 569 – Via Tavoni, giriamo a destra e camminiamo sulla banchina del ponte che passa sul fiume Panaro. Davanti a noi il castello di Vignola si presenta nella sua magnificenza. Ci sono strisce pedonali che ci permettono di attraversare la strada sempre molto trafficata. Ai piedi del castello andiamo a destra per girare subito a sinistra su Via Ludovico Antonio Muratori. Camminiamo sotto i portici fino in centro storico, giriamo a sinistra su Via Garibaldi, passiamo sotto la torre dell’orologio ed entriamo in Piazza dei Contrari.
Siamo arrivati. Cinque giorni fa eravamo partiti dalla stessa piazza. Abbiamo conosciuto un territorio ricco di storia, natura e buon cibo. Non resta che alzare lo sguardo, gioire per la bellezza di questi giorni, cercare l’ultimo timbro, ritirare l’attestato e bersi una birretta.
La speranza è che sia stato un Buon Cammino.
04. DA VEDERE
Castello di Serravalle: Borgo Antico.
Savignano Alto: Borgo Antico.
Savignano sul Panaro: Museo della Venere e dell’Elefante.
Vignola: Castello – Scala a Chiocciola – Centro storico e Via Bonesi – Acetaia Comunale
05. ENOGASTRONOMIA
Si è già detto dei primi di pasta fresca artigianale, delle tigelle (crescentine) e gnocco fritto accompagnati da formaggi e salumi tradizionali, su tutti il Prosciutto di Modena. Il passaggio in terra bolognese ci permette di ricordare la Mortadella di Bologna e il Pignoletto dei Colli Bolognesi in versione frizzante o fermo. Prima di ritornare verso casa, se volete portare con voi qualche cibo tradizionale non avete che l’imbarazzo della scelta, tra prodotti che fanno parte delle eccellenze enogastronomiche italiane: Parmigiano Reggiano – Prosciutto di Modena – Mortadella di Bologna – Marmellate di Ciliegie – Aceto Balsamico Tradizionale – Ciliegie di Vignola (in stagione) – Tigelle (già cotte o da cuocere) – Lambrusco Grasparossa di Castelvetro – Pignoletto dei Colli Bolognesi – Tortelloni o Tortellini presso laboratori artigianali – Amaretti di Spilamberto – Torta Barozzi.