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PRIMA TAPPA:
Vignola – Levizzano
01. DETTAGLI TECNICI
Lunghezza: 25,300
Tempo: 6 ore
Dislivello in salita: 450 mt
Dislivello in discesa: 370 mt
Sterrato: 40%
Asfalto: 60%
Difficoltà: Facile
Acqua sul percorso: Vignola – Spilamberto – Castelvetro – Levizzano
02. PRESENTAZIONE
L’inizio del Cammino non poteva conoscere un luogo più suggestivo. Siamo a Vignola, in Piazza dei Contrari, gli occhi incollati al Castello perfettamente conservato. La tappa è una delle più lunghe ma quasi interamente pianeggiante. Lasciata la Rocca, seguiamo la sponda sinistra del fiume Panaro fino a Spilamberto, dove troveremo il secondo Castello – la Rocca Rangoni – e un vivace centro storico. Cammineremo qualche km in pianura per poi ritrovare le colline poco prima di Castelvetro, uno dei borghi antichi più affascinanti del Cammino. Da qui, i filari di Grasparossa ci accompagneranno fino a Levizzano, meta di questa giornata, dove potremo ammirare un altro Castello e, al suo interno, il Museo Rosso Graspa dedicato alla cultura contadina e alla storia del Lambrusco.
03. PERCORSO
Partenza da Vignola Da Piazza dei Contrari, guardando il Castello, ci dirigiamo a destra per poi piegare subito a sinistra e imboccare Via Posterla. Dopo aver sceso una breve scalinata ci troviamo al primo bivio: giriamo a sinistra, ci immettiamo in un tunnel pedonale, sottopasso del ponte sovrastante, per sbucare nel parcheggio di via Zenzano. Restiamo sul lato sinistro, passiamo di fianco all’ex lavatoio pubblico ora sede di due circoli culturali (Ribalta – I Ciappinari). Al termine del parcheggio entriamo sul Percorso Natura che seguendo il Fiume Panaro ci porterà fino a Spilamberto.
I “Cannoni” Dopo 2,3 km, alla nostra sinistra, nascosti tra le piante di ciliegie, possiamo vedere due “cannoni”, una particolare attrezzatura utilizzata per “sparare alle nuvole” (forma lessicale utilizzata in ambito popolare), per scongiurare grandinate o tempeste che possano danneggiare la raccolta delle ciliegie. Come punto di riferimento per non farveli scappare, in corrispondenza dei 2 “cannoni” sulla destra c’è una briglia che regola le acque del fiume Panaro.
La SIPE Dopo 5.3 km sulla sinistra si intravedono gli edifici dismessi della SIPE, fabbrica di esplosivi che ha segnato il territorio e dove lavoravano a pieno regime centinaia di persone. Sulla destra una bella ansa del fiume.
Spilamberto Dopo 8 km siamo a Spilamberto. Alla nostra sinistra Villa Rangoni, abitazione privata, con annessa torre; di fronte a noi il ponte stradale e a destra un brutto edificio mai terminato. Seguendo la segnaletica, giriamo a sinistra e dopo 30 metri entriamo nel parco della Rocca Rangoni che ci condurrà nel grazioso centro storico di Spilamberto.
(ATTENZIONE: NELLA GIORNATA DI LUNEDI’ IL PARCO E’ CHIUSO, OCCORRE FARE PERCORSO ALTERNATIVO >>> proseguire dritto, passare sotto il ponte e subito dopo girare a sinistra su strada asfaltata (Via Passetto). Proseguire fino al semaforo che troviamo sulla sinistra (circa 200 mt). Attraversate le strisce pedonali ci si immette in una piccola piazza alberata, Piazza Trento Trieste. All’incrocio proseguiamo dritto e percorriamo Via Obici con i portici sulla destra, fino a incrociare Via Umberto I sulla destra e la Rocca Rangoni sulla sinistra. Siamo di nuovo sul percorso principale.
In paese troviamo tutti i servizi e si può fare la prima sosta; in alternativa, avanti 2km, sulla ciclabile n. 7, troveremo Il Chiosco dei Sapori, azienda agricola con vendita diretta e possibilità di pranzare o fare uno spuntino. Attraversiamo il centro storico di Spilamberto, dopo essere passati sotto il Torrione proseguiamo dritto in via Francesco Roncati (qui sulla sinistra troviamo il Museo dell’Aceto Balsamico). In prossimità della rotonda giriamo a sinistra verso un percorso pedonale con edifici scolastici. Proseguiamo fino alla fine per poi girare a destra e imboccare Via F. Quartieri. Al semaforo attraversiamo la strada sulle strisce pedonali e poi giriamo subito a destra prendendo la ciclabile in direzione Modena (it. Ciclabile N.7) che seguiremo fino all’industria di trasformazione alimentare Inalca.
Ciclabile n. 7 Vignola > Modena Forse il tratto meno suggestivo del nostro Cammino, in quanto ci costringe a costeggiare la strada provinciale 16 per qualche km. Dopo essere passati davanti al già citato Chiosco dei Sapori, al km 11,250 attraversiamo un sottopasso e proseguiamo fino a raggiungere la località Sant’Eusebio. Qui, al km 12,00, troveremo sulla destra una casa-torre e sulla sinistra una curiosa riproduzione in miniatura di Spilamberto. Restiamo ancora sulla ciclabile e dopo circa 300 mt attraversiamo la SP 16 utilizzando le strisce pedonali; la ciclabile ora prosegue su questo lato della strada. Al km 13,600, in corrispondenza dell’Inalca, abbandoniamo finalmente la ciclabile e giriamo a sinistra in via Belvedere dove troviamo un’altra ciclabile che ci condurrà all’incrocio con la SP 569. L’attraversiamo, sempre utilizzando le strisce pedonali, e prendiamo Via Destro Guerro.
Variante per Castelnuovo Rangone – + 6 km – descrizione al termine della tappa 1 – tutti i servizi – da Castelnuovo si prosegue per Castelvetro dove ci si ricollega al percorso ufficiale.
Percorso ufficiale: su via Destra Guerro dopo 280 mt giriamo a destra, subito dopo, sulla sinistra, troviamo un allevamento di struzzi con vendita di uova. Al km 15,600 ritroviamo Via Destro Guerro che attraversiamo per poi infilarci in una strada privata (ma percorribile) che in 400 mt ci condurrà all’incrocio con Via Lunga. Giriamo a destra e camminiamo nuovamente su asfalto; il traffico automobilistico è significativamente ridotto ma è necessario prestare comunque attenzione. Al km 18,800 lasciamo Via Lunga e giriamo a destra, passiamo davanti ad abitazioni private e poi ritroviamo la strada sterrata fino Castelvetro.
Da Via Bortolini arriviamo nella zona bassa di recente costruzione; attraversiamo la SP 17, restiamo su Via Bortolini e attraversiamo il fiume Guerro utilizzando il ponte in legno. Giriamo a destra per percorrere Via Sinistro Guerro che lasciamo poco dopo per girare a sinistra su Via Marconi. In questa zona di Castelvetro troviamo bar, forno, alimentari e altri servizi. Seguiamo Via Marconi, attenti alle auto, fino a passare sotto l’arco per prendere una scalinata che ci condurrà al Borgo Medievale con la bella piazza dove troviamo una scacchiera a cielo aperto.
Abbiamo percorso circa 20 km. Da Piazza Roma, dove troviamo l’info point comunale, giriamo a sinistra su Via Cialdini che percorriamo fino al parcheggio del cimitero che ci lasciamo sulla destra prendendo l’omonima Via Cimitero. Al km 22,600 sulla sinistra troviamo l’agriturismo Podere Diamante: qui svoltiamo a destra su sentiero sterrato per raggiungere dopo 400 mt Via Tiberia. Qui consigliamo una deviazione a destra di circa 200 mt per visitare il suggestivo Oratorio di San Michele. Dopo la visita torniamo sui nostri passi, sempre su Via Tiberia, sulla quale proseguiamo fino al km 24,200 dove teniamo la destra ormai in vista di Levizzano. Dopo 350 mt, all’incrocio, giriamo a destra su Via Medusia, seguendo le indicazioni della Via Romea Nonantolana; dopo 400 mt prendiamo uno sterrato a sinistra che scende fino ai piedi del castello. Risaliamo per raggiungere il centro del piccolo paese.
Siamo a Levizzano, sul parcheggio troveremo il B&B Cà dei Sogni.
Nota per il giorno successivo A Levizzano non ci sono bar dove fare colazione, se non è fornita dalla struttura dove si dorme, organizzarsi di conseguenza.
03.1 VARIANTE
A Levizzano esiste solo 1 struttura ricettiva (B&B Cà dei Sogni), se completa ci si può fermare al km 22,600 presso l’Agriturismo Diamante o nel paese di Castelvetro al km 20,00 dove ci sono diverse alternative.
In entrambi i casi la tappa del giorno dopo risulterà più lunga a meno che non si eviti di passare da Levizzano >>> come fare? Quando via Tiberia incrocia Via Poggio, di fronte, c’è una careggiata di campagna, la si prende, lambisce un laghetto per poi immettersi sulla SP18, sempre Vie Bedine. Arrivati all’asfalto si gira a sinistra e siamo di nuovo sul percorso ufficiale (dopo poco si attraversa la strada e si scende a destra in direzione Monte Tre Croci).
03.2 VARIANTE PER CASTELNUOVO RANGONE
Chi desidera visitare tutti i comuni dell’Unione Terre di Castelli e dispone di un giorno in più, all’altezza dell’Inalca anziché girare a sinistra su Via Belvedere può proseguire sulla ciclabile N 7 fino a Castelnuovo. Abbandonata la ciclabile giriamo a sinistra in via Giacomo Matteotti. Proseguire fino all’incrocio e svoltare a destra su via Eugenio Zanasi fino a piazza Brodolini.
Per trovare una camera in B&B o albergo consultare: www.terredicastelli.eu o rivolgersi all’ufficio turistico +39 331 4029373. Il giorno successivo da piazza Brodolini entrare nel Parco di Rio Gamberi e seguire il sentiero 326 della carta cicloturistica di TDC.
Alla rotonda di Via per Spilamberto oltrepassarla e immettersi in via del Cristo poi alla rotonda successiva girare a sinistra su via Canobbia. Seguire sempre il sentiero 326 passando da Solignano Nuovo, seguiamo via Cavalliera fino all’incrocio con via Bergognine dove giriamo a destra.
Proseguiamo fino all’incrocio con via Ghiarone, giriamo a sinistra facendo attenzione perché fino a Castelvetro si cammina su strada abbastanza frequentata. Teniamo la destra e seguiamo via venti settembre fino all’incrocio con via Marconi dove giriamo a destra e prendiamo la scalinata che ci porta al centro del borgo antico.
Qui ritroviamo il sentiero ufficiale e proseguiamo per Levizzano. Consigliamo di fare tappa a Marano sul Panaro in una delle due strutture indicate, e il giorno successivo fermarsi a Pieve di Trebbio o Zocca.
04. DA VEDERE
Vignola: Castello – Scala Chiocciola all’interno del Palazzo Barozzi – Centro storico con Via Bonesi (doppio porticato) – Acetaia Comunale.
Spilamberto: Rocca Rangoni – Centro storico – Torrione – Museo Archeologico con Scheletro di Pellegrino con conchiglia Cammino di Santiago – Museo dell’Aceto Balsamico.
Castelvetro: Borgo Medioevale e Piazza Roma con dama/scacchiera a cielo aperto – Oratorio di San Michele
Levizzano: Castello – Museo Rosso Graspa – Campo San Rocco (ex cimitero napoleonico).
05. ENOGASTRONOMIA
Vignola: Ciliegie, in modo particolare Moretta di Vignola – Torta Barozzi – Aceto Balsamico
Spilamberto: Aceto Balsamico – Amaretti di Spilamberto – Nocino
Castelvetro e Levizzano: Lambrusco Grasparossa