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Il cammino in 6 giorni

Il cammino in 6 giorni

Il cammino in 6 giorni

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Il cammino in 6 giorni

Il cammino in 6 giorni

Il Cammino dell’Unione in 6 giorni offre un’esperienza rilassata attraverso 109 km di paesaggi appenninici, borghi storici e natura. Da Vignola a Vignola, con tappe più brevi e alloggi familiari, è ideale per chi vuole esplorare con calma e affrontare il trekking per la prima volta.

01. INDICAZIONI

Dove: da Vignola a Vignola

Stile: Itinerante

Durata: 6 giorni e 5 notti

Trasporto bagaglio: a richiesta

Periodo: Tutto l’anno con possibilità di neve nel periodo invernale

Sistemazione: Piccoli alberghi, Agriturismi, B&B a conduzione familiare, Ostelli

Camere: varie possibilità

Difficoltà: Moderato/facile – Il Cammino dell’Unione è un percorso lungo 109 chilometri. Non presenta particolari difficoltà o tappe eccessivamente lunghe, tuttavia ci sono molti saliscendi. Salite e discese, generalmente brevi, che contraddistinguono il territorio dell’Appennino.

Adatto a chi si vuole cimentare per la prima volta con un cammino. Consigliati comunque allenamento ed esperienza di trekking.

02. LE 6 TAPPE

Di seguito trovate la versione del Cammino dell’Unione in sei giorni, per scoprire gli angoli più nascosti del cammino…
Fateci sapere come va 😉

TAPPA 1

1° Giorno – km 20,2 (Dislivello +/-: +240m/-165)

Da Vignola a Castelvetro di Modena

Arrivo a Vignola con mezzi propri o treno da Bologna o autobus da Modena. Ritiro credenziale nei punti abilitati. Inizio del cammino da Piazza Contrari, poi ci si dirige verso Spilamberto costeggiando il fiume Panaro. Successivamente si cammina su pista ciclabile poi su strada secondaria fino a Castelvetro con il suo borgo antico perfettamente conservato.

TAPPA 2

2° Giorno – km 13,5 (Dislivello +/-: +380/-490)

Da Castelvetro a Marano sul Panaro

Partenza da Castelvetro, dopo Levizzano ci dirigiamo verso il Monte 3 Croci, luogo affascinante e misterioso. Si prosegue per l’antico borgo di Denzano dove merita una visita la piccola chiesa con l’abside che richiama la scuola del Duomo di Modena. Si prosegue in direzione Villabianca, dove si lambisce una bella acetaia di balsamico tradizionale, prima di arrivare a Marano sul Panaro, uno dei primi paesi in Italia a rendere pedonabile il centro.

TAPPA 3

3° Giorno – km 14,4 (Dislivello+/-: +640/- 196)

Da Marano sul Panaro a Pieve di Trebbio

Ci dirigiamo verso il Parco Fluviale di Marano e ritroviamo il fiume Panaro che, questa volta, seguiamo verso le montagne dove ha le sue sorgenti. Arrivati al ponte della Casona lo attraversiamo e iniziamo a salire. Ci inoltriamo su terreno circondato da arbusti e poi da boschi fino a raggiungere lo splendido Sentiero dei Ponticelli contrassegnato da 18 ponti in legno. Attraversato l’ultimo ci inerpichiamo sull’ultima salita della giornata, incontreremo Zio Teofilo e una volta usciti dal bosco avremo di fronte i Sassi di Roccamalatina, ma prima di raggiungerli incontreremo l’antica Pieve Romanica con il suo battistero.

TAPPA 4

4° giorno – km 17,9 (Dislivello+/-: +790/-516)

Da Pieve di Trebbio a Zocca (Antico Ospitale di San Giacomo)

Lasciamo i meravigliosi Sassi di Roccamalatina e scendiamo fino al Mulino della Riva camminando in boschi di querce e castagni. Passiamo per i piccoli borghi di Castellino delle Formiche e Montalbano, divisi dal Monte Cisterna dove è presente un’area picnic e un punto panoramico che induce alla contemplazione. Prima di Zocca si raggiunge il Santuario della Madonna della Verucchia, il punto più spirituale dell’intero cammino. Evitiamo di entrare a Zocca (lo faremo il giorno successivo) e ci dirigiamo verso l’Antico Ospitale di San Giacomo, dove nei boschi circostanti troveremo il bel sentiero Art in Wood con numerose sculture in legno.

TAPPA 5

5° giorno – km 22,1 (Dislivello +/-: +461/-810)

Da Zocca (Antico Ospitale di San Giacomo) a Guiglia

Raggiungiamo Zocca, ogni angolo del paese ci ricorda i successi di Vasco. Iniziamo la discesa verso la pianura passando per i piccoli borghi di Zocchetta e Montecorone. Ci dirigiamo all’imperdibile Sasso di Sant’Andrea, ritenuto da alcuni un sasso curativo. Scendiamo ancora per raggiungere la Selva di Monteorsello, attraversiamo campi coltivati dove faremo la conoscenza con un Vecchio Pellegrino prima di arrivare a Guiglia. In paese, da Piazza Belvedere, nei giorni limpidi potremo spingere lo sguardo fino alle Prealpi.

TAPPA 6

6° giorno – km20,9 (Dislivello+/-: +258/-592)

Lasciata Guiglia si cammina per qualche km in territorio bolognese per raggiungere Castello di Serravalle, lungo una strada di crinale, asfaltata, ma che regala bellissimi panorami. Più avanti si incontrano le formazioni argillose dei calanchi che ci conducono all’ultimo borgo: quello di Savignano, come gli altri di una bellezza sorprendente. Ritroviamo il fiume Panaro che ci accompagna a Vignola, fino al punto di arrivo: Piazza dei Contrari, la stessa da dove eravamo partiti qualche giorno prima.

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