TAPPA 3: PIEVE DI TREBBIO-ZOCCA

Lunghezza: 13,200
Tempo: 4 ore
Dislivello in salita: 880mt
Dislivello in discesa: 580mt
Sterrato: 70%
Asfalto: 30%
Difficoltà: media

Acqua sul percorsoBorgo di Sopra, vicino all’oratorio della Madonna dei Sassi. Monte Cisterna nell’area picnic ai piedi della chiesetta degli alpini. Montalbano, all’uscita del paese

È la tappa più corta, questo ci permette di dedicare una parte della mattinata a visitare l’antica Pieve di Trebbio e, soprattutto, a salire sul Sasso della Croce (per entrambi informarsi su giorni e orari di apertura). La salita sul sasso è più facile di quanto possa sembrare e avviene in totale sicurezza. Quando si raggiunge la vetta non si può fare altro che rimanere in silenzio, contemplare l’infinito e stupirsi per la bellezza del paesaggio. La tappa di oggi sarà caratterizzata da boschi di castagni, luoghi panoramici e piccoli borghi, un mix sorprendentemente suggestivo. Zocca è la meta del giorno, nonché paese natale di Vasco Rossi: talvolta si potrebbe anche incontrare! 

PERCORSO

Partenza da Agriturismo Cà Cassanello Seguire a destra via Castellino fino a Castellino delle Formiche (3,5 km). Panorama mozzafiato, seguendo il sentierio del Parco n° 3 fino alla trattoria Sant’Appolonia – poi n° 12 fino a bivio con Gainazzo – poi n° 8 fino a Castellino delle Formiche. Lì ritroviamo il sentiero proveniente da Pieve di Trebbio e seguiamo itinerario n° 1 del Parco.

Partenza da Pieve di Trebbio (Per chi ha pernottato a Casa Rastelli) Seguiamo la strada sterrata in leggera salita in direzione dei Sassi sentiero CAI 400/2 e itinerario 1 del Parco, che ci porteranno fino a Zocca, con indicazioni per Borgo dei Sassi – Mulino della Riva – Zocca. Dopo qualche centinaia di metri incontriamo un primo gruppo di case dove di solito è allestito un negozio a cielo aperto a self service di frutta e verdura, opera di un contadino di nome Guido. Il prezzo è stabilito a “Tigiotto” cioè a contenitore, più o meno sui 2 euro. Si può prendere il “Tigiotto” che si preferisce e si lascia il corrispettivo. Subito dopo giriamo a destra, in corrispondenza di una sbarra di metallo, seguendo sempre il sentiero CAI 400/2 e itinerario 1. Incontreremo cartelli con frasi di personaggi che hanno lasciato un segno nella storia, in corrispondenza di una costruzione privata il sentiero piega a sinistra e inizia a salire su fondo sassoso.

(Per chi ha pernottato alla Locanda Il Faro) Seguire le indicazioni itinerario 1 del Parco e scendere su strada sterrata in direzione del Borgo di Sopra.

In entrambi i casi nel giro di pochi minuti saremo al Borgo di Sopra, dove troveremo un crocevia di sentieri, l’ufficio del Parco con ingresso per la salita al Sasso della Croce e il punto ristoro di Alto Forno Impasti Agresti (apertura dal mercoledì alla domenica dalle ore 10), che una volta ripreso il cammino ci lasciamo sulla nostra destra. Seguiamo sempre il sentiero CAI 400/2 e itinerario 1 con indicazioni Mulino della Riva. Dopo un primo tratto pianeggiante il sentiero inizia a scendere ripido, ci lasciamo sulla destra una piccola area picnic e circa 30 minuti dopo la partenza da Pieve di Trebbio arriviamo alla Carbonaia, riproduzione di quello che poteva essere un luogo di produzione di combustibile fossile. Teniamo la destra seguendo le solite indicazioni per il Mulino della Riva che raggiungiamo dopo 50 minuti dalla partenza. Dell’antico mulino resta ben poco, solo una costruzione circolare ristrutturata, troviamo un bello spazio per picnic e un punto dove lasciare messaggi o altre considerazioni. Attraversiamo un piccolo ponte di legno dopo il quale si gira a sinistra seguendo la segnaletica CAI 400/2 e itinerario 1 direzione Castellino delle Formiche. Si passa in un bellissimo bosco di castagni, si incontra anche un orto privato, si prosegue in salita fino a raggiungere la strada asfaltata dove giriamo a destra. Dopo 10 minuti siamo a Castellino delle Formiche, il sentiero che dobbiamo seguire si trova sulla sinistra, ma consigliamo una visita al borgo, tenendo la destra si passa sotto alla torre e si arriva nel cortile di una casa. Il luogo è molto bello e il panorama da cartolina. Ripreso il cammino ci dirigiamo verso Samone passando in un contesto naturale affascinante. In vista del paese, in corrispondenza di impianti sportivi giriamo a destra su strada asfaltata. Samone Si prosegue sempre dritto fino a incrociare la SP 46 che dobbiamo percorrere girando a sinistra. Troviamo sulla sinistra un bar trattoria, si cammina in leggera discesa, sulla destra un’altra area picnic dopo la quale sulla destra troviamo Via Castellana che prendiamo seguendo sempre le indicazioni CAI 400/2 e itinerario 1 per Zocca. Seguiamo Via Castellana passando nel cortile di un’abitazione privata, si prosegue in salita e si tiene la sinistra fino a raggiungere uno sterrato dove giriamo a destra, si cammina per un tratto su asfalto. Al bivio, ai piedi del Monte della Riva, troviamo due opzioni per raggiungere prima Montalbano e poi Zocca, scegliamo quella che ci porta a destra in direzione della cima del monte, segnato come Monte Cisterna (788 slm). Monte Cisterna Troviamo la chiesetta degli Alpini, una bella area di sosta, una fontana con acqua potabile, tavoli, panche e poco distante, oltre quella che doveva essere la Cisterna dove conservare cibo, un bel punto panoramico dove si può ammirare la catena dell’Appennino Tosco Emiliano. Riprendiamo il cammino prendendo a destra la variante 1C che ci permette di passare sul lato più panoramico del monte e davanti a un rifugio di prossima apertura. In località Serra troviamo altro bivio dove teniamo le solite indicazioni CAI 400/2 e itinerario 1 per il borgo antico di Montalbano (caratteristico per i presepi, alcuni dei quali restano installati per tutto l’anno). All’ingresso del borgo si gira a destra, passiamo davanti all’Antica Canonica (attività di ospitalità e ristorazione) e scendiamo lungo le stradine del paese. Usciti dal borgo si cammina su strada asfaltata (Via Montalbano) per qualche centinaio di metri, fino al lavatoio Cà Tintoria dove giriamo a sinistra prendendo il sentiero che ci permette di lasciare la strada asfaltata. Si passa davanti al B&B Cà Doccia poi si segue in ripida salita su asfalto fino a quando si raggiunge Zocca dopo circa 4 ore di cammino. Si entra in paese da Via Bondigli che termina all’incrocio con la SP 623. Giriamo a destra e siamo in centro, in ogni angolo si sente la presenza del rocker di casa.

Variante per chi dorme a Verucchia: (1,8 km, passando da Zocca 5,4 km) al lavatoio Cà Tintoria anziché girare a sinistra proseguire dritto per 100 mt e poi girare a destra sul sentiero 400/3. Seguire le indicazioni, fino a quando non si incrocia il 430 che si imbocca a destra. Si oltrepassa una sbarra e si continua fino al Santuario 

Note per il giorno successivo nel corso della quarta tappa non si incontrano negozi o bar fino a Monteorsello. Consigliamo di fare scorte di cibo.

DA VEDERE: Pieve di Trebbio: Antica Pieve di epoca romanica con adiacente battistero (aperta nei giorni festivi). Borgo di Sopra: Sassi di Roccamalatina con salita al Sasso della Croce (panorama stupendo). Castellino delle Formiche: Torre/campanile e i resti delle mura del castello. Samone: con piccola deviazione si può entrare nella zona antica. Monte Cisterna: Area picnic e chiesetta dedicata alla Madonna della Provvidenza Montalbano: Borgo antico ben conservato, presepi visibili io ogni momento dell’anno. Zocca: famosa per essere aver dato i natali a Vasco Rossi.Enogastronomia da non perdere. Il territorio si contraddistingue in modo uniforme per le Tigelle (qui sono chiamate Crescentine – le tigelle sono gli stampi dove si cuociono) e lo Gnocco Fritto, accompagnati da un tripudio di salumi, formaggi, pollo alla cacciatora e marmellate (cercate quelle di produzione locale). Quando è stagione di funghi non dimenticate i piatti a base di porcini, fra tutti le tagliatelle. Sempre in stagione consigliamo castagne marroni di Zocca, cotti e cucinati in diversi modi. Inoltre, da non perdere i ciacci con ricotta, a base di farina di castagne.